Ricette di cucina
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Quale bambino resiste alle patate fritte? Forse nessuno, verrebbe da rispondere. È il caso di vietarle? No, è piuttosto il caso di limitarne il consumo. E, se vuoi andare sul sicuro, preparagliele tu in casa, saprai come sono state preparate e soprattutto in quale olio.
Ecco tutte le regole da rispettare per un fritto sano e gustoso.
Quale olio?
L'olio migliore in assoluto per friggere è quello d'oliva. Fra quelli di semi, l'unico veramente adatto alla friggitura è quello di arachidi, che resiste bene alle alte temperature. Questi due tipi di olio non si deteriorano eccessivamente durante la cottura. Tuttavia, utilizzate sempre olio nuovo, evitando di riciclare l'olio già usato.
I vari miscugli di oli per friggere contengono tutti olio di girasole in grande quantità.
Questo olio contiene una percentuale elevata di grassi poliinsaturi che non sono indicati per la frittura. Quindi meglio evitarli. E soprattutto mai riutilizzarli una seconda volta.
Come friggere?
La padella innanzitutto: non friggere nella normale padella a bordi bassi. A parte il rischio di schizzi (e se ci sono bambini in giro è proprio da prendere in considerazione), una padella contiene olio in quantità insufficiente. Questo fa sì che le patatine rimarranno molto attaccate fra di loro e non friggeranno bene, ma ci sarà anche un abbassamento notevole della temperatura dell'olio quando immergerete le patatine.
A discapito della qualità della cottura e della quantità di grasso assorbito dal cibo.
Quindi, padella alta con cestello oppure friggitrice elettrica.
La temperatura: contrariamente a quanto si crede in generale, meglio non friggere le patatine a temperatura molto alta.
Fanno in tempo a bruciacchiare fuori prima di essere cotte all'interno.
La temperatura ideale è sui 150°.
Nessun problema con la friggitrice elettrica, con la padella a bordi alti invece controlla così la temperatura: butta un pezzo di pane nell'olio. Se inizia a sfrigolare piano, con piccole bollicine, la temperatura è giusta. Se invece inizia subito un gran bollore, la temperatura è già troppo elevata.
Non far mai raggiungere all'olio il punto di fumo (si vede dall'olio che emette fumo, appunto): inizia a deteriorarsi e non è più sano friggerci alcunché.
Volendo, puoi cuocere le patatine in due volte: prima a 150° fino a quando sono leggermente dorate, poi scolale. Porta la temperatura a 180° e friggi nuovamente per pochi secondi per formare una bella crosta dorata.
Deponi le patatine su un doppio strato di carta assorbente. Se vedi che c'è molto olio sulla carta, trasferisci le patatine in un altro piatto, sempre con doppio strato di carta.
Non coprirle con altra carta perché l'acqua che evapora inumidisce le patatine e non saranno più croccanti.
Cospargi con una presa di sale.
La quantità di patatine: sempre per permettere una cottura regolare e per non abbassare troppo la temperatura dell'olio, conviene cuocere piccoli quantitativi.
L'equivalente di due patate medie o una grossa è più che sufficiente per un cestello normale.
Quante volte?
È ragionevole proporre il fritto, di qualunque tipo, patatine o altro, una o due volte alla settimana.
Meglio due volte il fritto casalingo di qualità che una sola volta il fritto magari in bustina, preparato con oli di dubbia provenienza, quasi mai indicati chiaramente in etichetta.
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